Il 5 novembre per la pace Giulio Marcon Dopo i tre giorni di mobilitazione dal 21 al 23 ottobre in oltre 70 città, l’appuntamento nazionale del 5 novembre a Roma può essere uno snodo decisivo della mobilitazione per la pace nel nostro paese. Un messaggio al governo (che nasce), alle forze politiche, al parlamento per invitarli a prendere un’iniziativa autonoma nella direzione della via diplomatica: l’invio delle armi è una scelta sbagliata che fa incancrenire la guerra. Noi ovviamente non siamo neutrali: stiamo con la popolazione ucraina, con gli obiettori di coscienza e i pacifisti russi. Nucleare e militarizzazione dell’intelligenza artificiale Guglielmo Tamburrini “Le grandi potenze sono impegnate nella corsa alla militarizzazione dell’intelligenza artificiale”. Pubblichiamo qui un riassunto della relazione al convegno “Nuclear Weapons: New Risks” degli scienziati per il disarmo in programma a Castiglioncello il 21 e 22 ottobre. Conferenza stampa sulla manifestazione del 5 novembre a Roma Rachele Gonnelli “I partiti sono benvenuti ma noi siamo la società civile, la manifestazione è stata indetta da oltre 500 realtà associative”, dice Rete Pace e Disarmo. Sant’Egidio: “Il mondo della pace si sta risvegliando”. I sindacati: a rischio anche il tessuto industriale europeo e la democrazia. La piattaforma del corteo nazionale Europe for Peace Mettiamo al bando tutte le armi nucleari. Solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre. Con queste parole d’ordine la Coalizione Europe For Peace ha indetto la manifestazione nazionale a Roma sabato 5 novembre. Le strade della pace per uscire dalla guerra Francesco Vignarca In risposta a Luigi Manconi ricordiamo che il testo proposto da Europe For Peace come base per le iniziative al 21 al 23 ottobre non ha come obiettivo un’analisi della situazione. Si tratta di proposte rivolte al domani, a partire dal principio della protezione umanitaria. |