La china dell’Europa Giulio Marcon Le previsioni per le europee del 9 giugno e per la prossima Commissione non sono rosee. Già oggi l’Europa sta sposando sempre più la linea della guerra, della chiusura ai migranti e sta indebolendo le prospettive del Green Deal. Eppure in Europa bisogna stare. Tornare alla logica degli Stati nazionali sarebbe pericolosissimo. Si tratta di continuare a lottare per un’Europa sociale e di pace. Anche nelle urne. Europa sempre più militarizzata, in ordine sparso Gianni Alioti L’Europa ha già aumentato del 50% la sua capacità produttiva militare e si appresta a grandiosi piani di investimento sia comunitari sia dei singoli Stati. Anche se il settore realizza appena lo 0,7 del Pil e limitati effetti sull’occupazione. Il tutto dominato dalla finanza e dall’industria a stelle e strisce. Gaza, il target dell’Unrwa e Giorgia Meloni Rachele Gonnelli L’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa è l’infrastruttura civile di Gaza. Il governo ha bloccato i fondi dopo le accuse di Israele a 12 dipendenti di appoggio alla strage del 7/10. Ma 200 ex ambasciatori e giuristi chiedono di ripristinare il finanziamento, essenziale con carestia e carneficina in atto. In Germania marce per la pace in cento città Martin Köhler Per tutto il lungo week end di Pasqua in Germania un movimento pacifista dal basso ha riattivato la tradizione delle marce per la pace, autofinanziate con la sottoscrizione di un appello che chiede negoziati in Medioriente e per l'Ucraina e la fine della militarizzazione della società tedesca. Fa discutere il piano di pace dei quattro tedeschi Michael Von der Schulenburg Quattro autorevoli personalità tedesche hanno presentato un piano di pace al governo di Berlino perché rompa la paralisi della Commissione Ue e fermi l’escalation basato sulla neutralità dell’Ucraina e sul ruolo dell’Onu. Appello per escludere le spese per le armi dalla Bei Rete Pace e Disarmo La Banca europea per gli investimenti, su richiesta di 14 paesi europei tra cui l'Italia, si prepara a includere i prestiti per investimenti nell'industria della difesa o dual use dopo il Consiglio europeo di fine marzo. Trenta ong europee chiedono di resistere a queste pressioni e finanziare invece le azioni per il clima e la coesione sociale. Tra rabbia e fame, la carovana a Rafah Walter Massa Nell'area di Rafah si vive in spiaggia, tra le macerie, ammassati tra i ruderi delle case. Si muore di fame mentre al di là del valico sono fermi migliaia Tir colmi di ogni bene. Carovane come la nostra servono a supplire all'assenza di informazioni per l'assenza di giornalisti sul campo. Esuberi Stellantis, Tavares “con lingua biforcuta” Rachele Gonnelli L’ad di Stellantis Carlo Tavares due settimane fa aveva promesso “un milione di auto prodotte in Italia”. Ma ora si scopre un piano esuberi da 3.600 addetti in tutti gli stabilimenti italiani. Airaudo (Cgil Piemonte): il governo lo convochi al tavolo. Lodi (Fiom): verso mobilitazione generale. Ponte sullo Stretto o ponte per le Europee? Stefano Lenzi Il governo spinge sull’acceleratore per il Ponte di Messina, per poter posare in pompa magna la prima pietra (simbolica) prima dell’8 e 9 giugno. Entro il 13 aprile associazioni della società civile sono chiamate a presentare le loro osservazioni. E lo faranno, ricorrendo in tutte le sedi contro un’opera dannosa. Laura Bisio, Valeria Cirillo La dispersione dei salari in Italia è stata ricondotta in letteratura, al pari della dispersione di produttività, a molteplici fattori che vanno dal cambiamento tecnologico alla partecipazione ai mercati internazionali. Ma così vengono sottovalutati altri fattori, quali il tasso di sindacalizzazione, in Italia e altrove. Difendere la sanità pubblica, il modello piemontese Giorgia Garabello Duemila assunzioni entro l'anno, per ridurre le liste d'attesa e potenziare la sanità pubblica. Questo in Piemonte è il risultato di un percorso di rivendicazione sociale partito dal comitato nato su impulso della Cgil con la manifestazione del 27 maggio scorso. Un modello. Ora e sempre resistenza Anche in bicicletta Frida Nacinovich Il regista Andrea Segre e Giulio Marcon danno il via, Vinicio Capossela canta "Staffette in Bicicletta" e si parte. Tre tappe incluso il sacrario delle Fosse Ardeatine, con Elio Germano, Jasmine Trinca, Nanni Moretti, Maurizio Landini, la partigiana Luce, don Ciotti, l'assessore Gotor e Ciaccheri dell'VIII municipio di Roma. |