Come contribuire alla fine della guerra? Giulio Marcon, Sergio Bassoli Stati Uniti e Russia sono ormai i protagonisti della guerra in Ucraina, un conflitto senza sbocco. Europe for Peace e l’International Peace Bureau organizzano a giugno un vertice di pace a Vienna per aprire una strada verso il cessate il fuoco e una soluzione negoziata. Solo armi: le scelte dei leader Ue, tre chiavi di lettura Chiara Bonaiuti Il comportamento dei leader europei nella corsa al riarmo per la guerra in Ucraina non corrisponde né ai principi condivisi nel diritto internazionale, né agli interessi strategici, tanto meno a quelli economici. Analisti di diverse famiglie teoriche lo confermano: la mancanza di trattative è sonnambulismo e cova la catastrofe. Dietro le tensioni Usa-Cina, il primato tecnologico Vincenzo Comito Dai pannelli solari alle pale eoliche al sistema 5G per le imprese, in molti settori chiave, la Cina ha raggiunto il primato mondiale scavalcando gli Usa. Lo dicono due recenti studi, Aspi per il Pentagono e Goldman. Con avvertimenti che riguardano le crescenti tensioni geopolitiche. Firma contro l’autonomia differenziata Alfonso Gianni La “secessione dei ricchi” non è uno slogan polemico, ma l’esatta definizione dei processi economici che sottendono al progetto di autonomia differenziata, che significherebbe anche la fine di fatto del contratto collettivo nazionale di lavoro. Per bloccare il progetto bisogna cambiare buona parte del Titolo V della Costituzione con la proposta di legge di iniziativa popolare elaborata da Massimo Villone. Salva-Ilva contro l’ambiente e anti costituzionale Maria Maranò L'ultimo decreto Salva-Ilva degli ultimi 11 anni, quello del governo Meloni approvato in Senato, continua a promettere la tutela di "salute, lavoro e ambiente". Ma di fatto si bilancia verso la produzione d'acciaio senza tutelare niente. La verità è che non è mai stato presentato un piano industriale. La corsa dell’inflazione, il ritardo dei contratti Vincenzo Maccarrone Nel 2022 l’inflazione ha causato un calo complessivo dei salari reali del 7,6%. I redditi da lavoro non sono protetti dagli aumenti dei prezzi e il rinnovo dei contratti procede troppo lentamente, in modo inadeguato a tutelare i salari reali. Sarebbe necessario un salario minimo indicizzato all’inflazione. È il momento di un’imposta sui grandi patrimoni Paolo Andruccioli Intervista a Giuseppe Pisauro, già ordinario di scienza delle finanze e primo presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, sulla necessità di tassazione dei grandi patrimoni e le riforme fiscali da fare in Italia. |