Fiat-Renault, Bankitalia, Cina, Taranto

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Newsletter n° 583 - 7 giugno 2019

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Contrordine: la fusione Fca-Renault non si farà più

Salta il banco in una notte delle trattative di fusione tra Fca e Renault a causa del rialzo di richieste del governo francese ma anche per difficoltà con i partner giapponesi di Nissan per il mercato asiatico. Ora sia Fca che Renault sembrano morti che camminano e tutto può essere.
Vincenzo Comito

L’economia fa “boom”

Tra fabbriche che chiudono o delocalizzano, Pil stagnante, disoccupazione, debito pubblico e spread altissimi, assenza di investimenti pubblici strategici, politiche economiche e fiscali miopi e dannose, il possibile imminente scoppio di una nuova bolla speculativa, l’economia italiana sta per fare “boom”: come evitare il botto
Giulio Marcon

Sulle considerazioni finali del governatore di Bankitalia

Titoli pubblici italiani a cinque anni meno appetibili di quelli greci e un debito pubblico record non traggano in inganno. Il problema della sostenibilità riguarda tutto il debito, anche privato, da noi molto basso. Anche Ignazio Visco lo riconosce, cadendo però sull’espansione restrittiva.
Roberto Romano

L’Italia a tre teste, ovvero Mission: impossible

Quando cambierà l’assetto parlamentare in Italia? E soprattutto come cambierà? E in questo quadro semi-democratico probabilmente andremo al voto nel 2020, magari con un governo tecnico Cottarelli. Ipotesi di ricomposizioni possibili.
Guglielmo Ragozzino

Vincerà la Cina? 

Quali potrebbero essere le contromisure ai dazi di Trump, dalla cacciata di Apple al renmimbi come valuta alternativa al dollaro fino alla vendita dei titoli pubblici statunitensi detenuti dalla Banca centrale cinese (1.130 miliardi). Tutti incubi per gli Usa.
Vincenzo Comito

Il dossier Taranto e le proposte Legambiente

Le proposte di Legambiente per la salute dei cittadini e dei lavoratori di Taranto e per impiegare i fondi destinati al disinquinamento reperiti dai sequestri alla famiglia Riva e da ArcelorMittal.
Franco Lunetta

2 giugno: una festa civile

Il 2 giugno sfileranno ancora soldati e mezzi bellici in occasione della festa della Repubblica. Una festa che dovrebbe essere di tutti, strumentalizzata e ridotta ad uso militare. Una dimostrazione di forza non richiesta e uno spreco di soldi. E nel frattempo prosegue la politica di riarmo con l’acquisto di altri caccia F-35.
Giulio Marcon

Appuntamento

EuroMemo Group call for papers at 25th annual conference

a Parigi 26-28 settembre 2019

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